Luigi Galvani
Originaria di Argenta, la famiglia Galvani giunse a Bologna nel 1482. E' accertato che fece le sue prime scoperte nella dimora ozzanese a lui dedicata che è visibile su'omonima via. La prima grande scoperta sull'elettricità animale e poi atmosferica è del 1780. Alle spalle di questa villa con ampio giardino si trova il Rio Marzano un tempo ben più copioso di oggi (specie all'altezza della casa “La Malsicura” sulla via Emilia, oggi identificabile con una pizzeria, dove il rio formava un salto con un grande lago), fornendogli le rane di cui si serviva per le sue teorie. Dopo trent'anni di onoratissima carriera e scoperte scientifiche si ritrovò emarginato e venne riabilitato solo pochi anni prima della morte, che lo colse il 14 dicembre 1798. [testo tratto da “Strade e case di Ozzano dell'Emilia” di Giuliano Serra (Bacchilega Editore, 1999)]
Galvani muore nel 1798 e i suoi studi verranno ripresi e portati avanti nel panorama scientifico italiano da Alessandro Volta, già protagonista di una lunga controversia a proposito del funzionamento del sistema nervoso, e da suo nipote Giovanni Aldini che a Londra applicherà le teorie dell’elettrofisiologia sui cadaveri di esseri umani e animali con l’intento di riportarli in vita.
Il galvanismo, così chiamato in onore del medico bolognese, sarà uno dei temi fondamentali della ricerca scientifica tra Settecento e Ottocento e non stupisce che una donna di cultura come Mary Shelley, alla quale le teorie di Galvani giungono mutuate dagli esperimenti londinesi di Aldini, abbia tratto ispirazione per il personaggio del Dottor Frankenstein e per il suo Mostro proprio da questi stravaganti esperimenti.
EG
Originally from Argenta, Galvani's family arrived in Bologna in 1482. It was found that he made his first discoveries in Ozzano's residence dedicated to him that is visible by the homonym street. The first great discovery on the electricity of animals and then of atmosphere dates back to 1780. Behind this villa with a large garden is located the Rio Marzano a time more copious than today (especially at the height of the house "La Malsicura" on the Via Emilia, now identified with a pizzeria, where the river formed a leap with a big lake), providing him the frogs that he used for his theories. After thirty years of honorable career and scientific discoveries he found himself marginalized and was rehabilitated only a few years before his death, which took him 14 December 1798. [text from "Strade e case di Ozzano dell'Emilia" Giuliano Serra (Bacchilega Editore, 1999)]