Castello Settefonti
Il primo documento attestato lo abbiamo nel 1097, ove laa chiesa di S. Cristina di Settefonti è descritta come “positam in loco de Septifonte, ubi dicitur Pastinum”, che viene donata dai fratelli Agerardo e Guido al priore camaldolese Martino e a Cuniza, badessa di S. Pietro in Luco insieme a vari beni fondiari posti nelle vicinanze. Solo due anni dopo, nel 1099, compare il monastero femminile di S. Cristina che riceve due donazioni di terreni, tutti situati nella pieve di S. Giovanni in “Toracciano” o “Toriciano”. Nel 1105 viene invece denominata come “curte Septemfunti”. A seguire, nel 1596 il Ghirardacci nella "Historia di Bologna" descrive questo luogo con le seguenti parole: "...Stiphonte castello già di sito fortissimo posto sopra una Monte di qui anco si vede la fortezza.Rocca con la chiesa sopra uno strabocchevole precipizio haveva una sola porta ed ero cinto di grosse mura .Fu da’ bolognesi rovinato.”’
L’abitato era cinto da mura , tuttora visibili sul lato meridionale, e sorgeva attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, sopra il poggio roccioso. Il sito è tutelato in quanto si trova all'interno dei Parchi e Gessi bolognesi. La chiesa e l’alto campanile furono gravemente danneggiati dagli esiti del secondo conflitto mondiale. Ora di essi restano soltanto pochi ruderi imponenti. Il complesso fu costruito nel 1691 sui resti di un preesistente edificio religioso. La chiesa, che nel 1378 era tra quelle dipendenti dalla Pieve di S.Giovanni Evangelista di Pastino, nel 1575 passò alla giurisdizione di San Pietro di Ozzano
L'abitudine di definire la posizione dei luoghi tramite l'appartenenza all'uno o all'altro territorio pievano e non ad una circoscrizione civile, ci riporta poi alle considerazioni iniziali sulla lontananza della nostra zona dagli influssi politico istituzionali longobardi prima e franchi poi. Mai infatti viene ricordato un pubblico funzionario, come il duca, il gastaldo, lo sculdascio longobardi, il conte franco o la loro rispettiva circoscrizione: unicamente l'appartenenza ad una pieve o ad un'altra indica la posizione di un fondo.