PIEVE DI PASTINO

Pieve di Pastino facciata esterna

La prima attestazione di questo edificio risale al 1077, ove veniva menzionata con il nome di “S. Johannis in Toraciano” e rappresenta il primo edificio cristiano di un’area collinare molto vasta, posta ad est di Bologna. Dal 1100 assume la denominazione attuale di Pieve di San Giovanni Evangelista di Pastino. Questo toponimo, secondo molti, indica il luogo dove in età pre-cristiana vi era un luogo di culto pagano, il dio della pastorizia Pan, da cui l’etimo “Pasteno o Pastino” (= terreno dissodato a pascolo),come testimonia l’iscrizione dell’antichissimo fonte battesimale conservato oggi presso la Chiesa di San Pietro di Ozzano. In effetti la Pieve sorge a lato dell’antica via appenninica Flaminia Minor che collegava la città romana di Claterna ad Aretium (Arezzo), passando per Firenze. Inoltre, vide sorgere al suo fianco il Monastero e Convento di Santa Cristina retto dalla Badessa Lucia da Settefonti, di cui si festeggia ogni anno l’omonima Sagra e alla quale la devozione popolare bolognese, ancora oggi attribuisce la guarigione della vista. La Pieve si compone di un oratorio e, al piano interrato, di una magnifica cripta pre- romanica ( IX Sec., del tipo “a basilichetta sotterranea”) con capitelli ed elementi pre-romanici. L’antica San Giovanni di Pastino fu matrice di 20 parrocchie suffraganee, pertanto poté fregiarsi del titolo pievano, fino alla soppressione delle funzioni religiose nel 1883.

 La Pieve si trova in località Settefonti di Ozzano dell’Emilia, lungo la via Tolara di Sopra, che, come sopra riportato, corrisponde al tracciato storico dell’antica Flaminia Minor. Tutta l’area fa parte del Parco Regionale per la Biodiversità dell’Emilia Orientale.

Per vsualizzare il bene e l'area si rimanda al video tratto da you tube e realizzato nel 2015 dall'Associazione culturale "Trebbo 6 vie" con l'ausilio di un drone, al link https://youtu.be/qu4u8UIBEbo