Villa Massei

Villa Massei

Questo edificio, censito dall'Istituto per i beni culturali dell'Emilia Romagna, apparteneva logicamente con forme assai diverse, ai RR. PP. Celestini che qui avevano, probabilmente: o un monastero, o una cascina conventuale. Con l'invasione napoleonica e la conseguente confisca dei beni fondiari di proprieta' degli Enti Ecclesiastici, il fabbricato fu acquistato da Francesco Tinti intorno al 1800 e per eredita' al conte Massei. La costruzione, che gia' presentava notevoli rimaneggiamenti strutturali eseguiti in epoche diverse, dopo l'acquisizione del conte Massei venne ridotta allo stile neo-gotico le cui caratteristiche ancora attuali, sono appunto: merlatura di tipo ghibellino su tutto il perimetro alto, torrione centrale con torretta d'avvistamento alla sommita' ed infine le arcate "a sesto acuto", di foggia tipicamente medievale, sopra a tutte le finestre.Tutt'attorno gli stessi Massei, fecero interrare piante particolarissime ed esotiche; tra cui un cedro importato dal Libano (ancora visibile e di dimensioni impressionanti). Durante l'ultimo conflitto mondiale, la villa, che ricorda vagamente il Palazzo della Signoria di Firenze, essendo sede di un distaccamento tedesco, subi' bombardamenti che produssero danni  agli affreschi dei soffitti e alla voliera situata nel giardino esterno. Questo suggestivo palazzo e' attualmente di proprieta' della famiglia Bersani-Francia di Bologna e conserva tuttora un ampio giardino settecentesco, un pomario e alcune fontane da cui sgorga ancora una preziosa e limpida acqua di fonte proveniente dai poderi soprastanti (uno ei quali è denominato non a caso "Fondo Fontana").

EG

This building, registered as a cultural property by the Institute for Cultural Heritage of Emilia Romagna, belonged logically with very different forms, to RR. PP. Celestines who had here, probably: either a monastery or a convent farm. With the Napoleonic invasion and the resulting confiscation of land assets owned of the ecclesiastical authorities, the building was bought by Francesco Tinti around 1800 and inherited by Count Massei. The building, which already presented considerable structural alterations performed at different times after the acquisition of Count Massei was reduced to the neo-Gothic style whose features are still present, they are in fact: the Ghibelline battlements type throughout the upper perimeter, central tower with lookout tower at the top and finally the arches "lancet", typically medieval, above all the windows.All around the same Massei, intered peculiar and exotic plants; including a cedar imported from Lebanon. During the Second World War, the villa, vaguely reminiscent of the Palazzo della Signoria in Florence, suffered severe bombing that produced irreparable damage to the frescoes on the ceilings. This charming palace is currently owned by the Bersani-Francia family.